Statuto

STATUTO DELLA GALLERIA SPADA

PREAMBOLO

Collocata all’interno di uno degli edifici più belli di Roma, il cinquecentesco Palazzo Capodiferro-Spada, la Galleria ospita l’importante collezione di pittura barocca creata nel corso del Seicento dai cardinali Bernardino e Fabrizio Spada. La finezza della sua raccolta d’arte, che ancora si presenta su file sovrapposte come in una quadreria del XVII secolo, conferisce a questo luogo un fascino unico, accentuato dalla sua caratteristica dimensione di preziosa collezione di famiglia. Protetta dal fidecommesso che per ben due volte gli Spada imposero per evitare eccessive dispersioni ai beni artistici e archeologici di famiglia, la raccolta giunta fino a noi è la perfetta espressione della storia di una casata illuminata e, al contempo, offre una fondamentale panoramica dell’arte barocca.
All’interno degli ambienti originari, in una disposizione a tutta parete, oppure su tavoli da muro e arredi del Seicento, trova posto una sofisticata selezione di opere, in cui ogni artista è rappresentato al massimo livello. Di conseguenza, la collezione è da considerarsi in toto inamovibile dalla propria sede originaria, in quanto il suo aspetto, il suo significato, la sua natura sono intrinseche al Palazzo in cui si trova. Ulteriori e numerosi pezzi della suddetta collezione artistica sono, del resto, depositati presso altri decoratissimi ambienti del piano nobile di Palazzo Spada, attualmente adibito a funzione di uffici apicali e di rappresentanza del Consiglio di Stato Italiano. Rientra nel percorso museale anche la celeberrima Colonnata , o Prospettiva, realizzata da Francesco Borromini per il cardinal Bernardino Spada, un perfetto e stupefacente complemento architettonico della collezione di arte barocca.

CAPO I
DENOMINAZIONE, SEDE, MISSIONE, FUNZIONI E ORGANIZZAZIONE

Art. 1 Denominazione e sede

La Galleria Spada, dotata di autonomia tecnico-scientifica, è ufficio di livello non dirigenziale della Direzione Musei Statali della Città di Roma.
La sede è Palazzo Spada, Piazza Capo di Ferro 13 – 00186 Roma

Art. 2 Missione.

La Galleria Spada è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della comunità e aperta al pubblico per fini educativi. Essa ha in custodia, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza della propria collezione, che costituisce una rappresentazione esemplare di una raccolta barocca romana, familiare, compiutamente formatasi attraverso tre secoli e mantenutasi sostanzialmente integra nel tempo; per la rilevanza, essa è una delle principali Gallerie italiane, intenazionalmente riconosciuta e possiede alcune tra le più significative testimonianze della pittura italiana del Sei e del Settecento. Di conseguenza, la Galleria si pone come punto di riferimento negli studi storico-artistici e architettonici e interagisce con i musei e le università nazionali e internazionali; consolida costantemente il proprio rapporto con le scuole di ogni ordine e grado, per l’educazione al patrimonio e al senso della tutela e della conservazione; promuove la conoscenza e la valorizzazione dell’intero Palazzo Spada, d’intesa e in sintonia con il Consiglio di Stato italiano; implementa attraverso la comunicazione, anche digitale, la conoscenza del Rione Regola, in cui il Palazzo Spada ricade, così da rendere manifesta la continuità urbanistico-artistica delle varie emergenze ivi presenti, con la finalità di educazione alla cittadinanza.

Art. 3 Funzioni
La Galleria Spada, in attuazione della sua missione e delle sue funzioni istituzionali e nello svolgimento dei propri compiti, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle sue collezioni, favorendo la partecipazione attiva degli utenti e garantendo effettive esperienze di conoscenze e di pubblico godimento. In particolare il museo:

  • promuove la valorizzazione del museo e delle sue collezioni;
  • organizza mostre temporanee, incontri, seminari, convegni, corsi di aggiornamento; partecipa ad iniziative promosse da altri soggetti pubblici e privati con il prestito delle opere; svolge attività educative e didattiche;
  • sviluppa, a partire dalle collezioni, lo studio, la ricerca, la documentazione e l’informazione; assicura la fruizione dei beni posseduti in orari e giorni coerenti con la domanda del Pubblico;
  • preserva l’integrità di tutti i beni in consegna e comunque posti sotto la sua responsabilità assicurandone la conservazione, la manutenzione e il restauro; cura la sicurezza sul lavoro e antincendio;
  • garantisce l’inalienabilità delle collezioni nel pieno rispetto delle norme di tutela vigenti;
  • cura in via permanente l’inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica, secondo i criteri individuati dal Ministero per i beni e le attività culturali e adottati dalla Regione;
  • attribuisce ad ogni bene delle proprie collezioni un preciso valore economico sulla base delle stime di mercato, riportato nei documenti contabili da trasmettere successivamente alla Direzione generale Musei per il tramite della Direzione regionale Musei;
  • cura la produzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative;
  • si confronta, collega e collabora con istituzioni e enti analoghi e livello locale, nazionale e internazionale;
  • aderisce, nelle modalità previste dalla normativa, a formule di gestione associata con altri musei, in aggregazione territoriale o tematica e aderisce al SMN.
    Nell’ambito delle proprie competenze, il museo:
  • istituisce e favorisce rapporti di collaborazione con soggetti ed Enti pubblici e privati, finalizzati alla ideazione e realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, con particolare riguardo ai rapporti con lo Stato, con la Provincia, con i Comuni e con l’Università di riferimento;
  • promuove una proficua collaborazione con altri musei attraverso lo scambio di opere e di competenze;
  • instaura una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla diffusione della cultura locale;
  • stipula accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, ai fini dell’ampliamento della promozione e fruizione del patrimonio culturale.
    Il museo è dotato di autonomia tecnico – scientifica e di progettazione culturale, nel rispetto
    delle norme che ne regolano l’attività; uniforma la sua attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con una particolare attenzione per la qualità dei servizi al pubblico; a tal fine, assicura il pieno rispetto degli standard di qualità approvati dalla normativa dettagliati all’interno della Carta dei servizi.

Art. 4 Organizzazione e compiti del direttore

La Galleria Spada è un’articolazione della Direzione dei Musei Statali della Città di Roma cui afferisce.
La Direzione sopracitata vigila e controlla l’attività della Galleria, approva il piano annuale di attività, conferisce le dotazioni finanziarie necessarie, valuta le esigenze e le richieste di miglioramento della qualità e verifica il raggiungimento degli obiettivi.
La Galleria Spada costituisce un’articolazione del sistema museale regionale e pertanto programma le sue attività compatibilmente con gli obiettivi generali del sistema al fine di realizzare una migliore valorizzazione, promozione e gestione delle risorse.
La Galleria Spada è diretta da un Direttore non avente la qualifica di ufficio dirigenziale il cui incarico è conferito dal Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma mediante apposita selezione sulla base di un curriculum professionale attestante le competenze scientifiche e manageriali nell’ambito specifico del museo.
Il Direttore della Galleria elabora i programmi annuali e pluriennali di attività e li propone al Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma per l’attuazione; coordina il Personale; con il Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma è responsabile dei beni indicati nell’inventario e di quelli a qualsiasi titolo affidati formalmente al museo.
Il Direttore della Galleria propone al Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma le condizioni per l’affidamento delle attività museali a soggetti esterni che operano in forma di impresa, nonché le modalità di svolgimento delle attività di volontariato. Propone accordi con le Università o con le istituzioni scolastiche per tirocini e per il rilascio di crediti formativi.
Il Direttore partecipa alle riunioni dei Direttori dei musei che appartengono ai sistemi museali; attua, per le parti di sua competenza, i piani definiti nelle riunioni di coordinamento e contribuisce in tale sede alla definizione di interventi integrati volti a migliorare la qualità dell’offerta culturale.
Il Direttore della Galleria, d’intesa con Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma, si relaziona con il territorio per coordinare le attività di promozione e sviluppo e per proporre e accogliere iniziative che possono favorirne la crescita sociale, culturale ed economica.
Il Direttore della Galleria concorda col Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma gli obiettivi specifici dell’attività del museo nell’ambito della sua missione e individua le misure necessarie al raggiungimento degli stessi; cura gli adempimenti di propria competenza per assicurare la massima tempestività dei pagamenti disposti dalla Direzione Musei Statali della città di Roma.
Il Direttore può essere delegato dal Direttore della Direzione Musei Statali della città di Roma alla firma dei contratti e delle concessioni. In tali ipotesi dovrà osservare i criteri indicati dal Direttore predetto per il perfezionamento di tali atti negoziali. Salva espressa previsione contraria, rimane riservata al Direttore Direzione Musei Statali della città di Roma la sottoscrizione degli atti di concessione a titolo gratuito.
La Galleria utilizza propri ambienti espositivi coperti, nonché alcune aree e spazi di servizio ad uso ufficio in comodato d’uso gratuito su concessione del Consiglio di Stato.
Sono organizzate, a livello vuoi periferico, vuoi le seguenti aree funzionali: a) direzione;
b) cura e gestione delle collezioni, studio, didattica e ricerca, c) biblioteca, marketing, fundraising, servizi per i rapporti con il pubblico, pubbliche relazioni; d) amministrazione, finanze e gestione delle risorse umane; e) strutture allestimenti e sicurezza.

Art. 5 Personale

L’organigramma del Museo comprende le seguenti figure, individuate in base all’Atto di indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei e in base alla missione del museo:

n. 1 Direttore del Museo
n. 1 Curatore/conservatore (attualmente svolto dal Direttore)
n. 1 Archivista e/o bibliotecario (attualmente svolto dal Direttore)
n. 1 Responsabile del servizio educativo (attualmente svolto dal Direttore)
n. 1 Responsabile amministrativo e del personale (attualmente predisposto dal Direttore e recepito dalla Direzione Musei Statali della Città di Roma)
n. 1 Responsabile tecnico per gli impianti e la manutenzione (attualmente svolto dal Direttore)
n. 1 Responsabile della comunicazione (attualmente svolto dal Direttore)
n. 5 di cui 2 in pensione tra due mesi, da cui 3 assistenti alla vigilanza ed accoglienza (non sufficienti a garantire il servizio)

Nel rispetto della normativa vigente e per il conseguimento dei propri fini, il museo può condividere il personale con altri istituti, avvalersi di personale non di ruolo e rendere operative convenzioni con Università e altri enti di ricerca, nonché con organizzazioni di volontariato ed enti di servizio civile.
Per i servizi affidati in concessione, il museo si impegna per assicurare la tempestività delle gare per la selezione del contraente e verifica che gli stessi servizi siano svolti da personale qualificato, nel rispetto degli standard individuati dal Ministero e delle indicazioni precisate nei contratti di servizio.
Per il miglior svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento del museo, il personale è tenuto a un costante aggiornamento della propria preparazione; conseguentemente, il museo provvede alle esigenze di formazione e aggiornamento professionale, favorendo la partecipazione alle iniziative di qualificazione e specializzazione.

Art. 6 Assetto finanziario

La Galleria non dispone di autonomia finanziaria. Le attività di funzionamento e valorizzazione sono su fondi della Direzione Musei Statali della Città di Roma, che incamera la bigliettazione e i proventi derivanti dalle attività in concessione e dalle autorizzazioni alla riproduzione di opere della collezione.

Art. 7
Patrimonio e collezioni del museo

Il patrimonio della Galleria è costituito da:

a) Le quattro Sale della Galleria al piano nobile, cd. Lungamanica del Giardino Grande;
b) La collezione di pittura e di archeologia.
c) La biblioteca specializzata.

I beni del museo sono elencati in apposito inventario, annualmente aggiornato e depositato formalmente, con l’indicazione dei seguenti elementi:
a) per i beni immobili:
luogo, denominazione e qualità;
dati mappali e riferimenti cartografici e documentali;
titolo di provenienza;
dati aggiornati relativi al valore economico e alla destinazione dei beni;

b) per i beni durevoli:
luogo in cui il bene è collocato;
denominazione e descrizione del bene;
prezzo d’acquisto o valore di stima.

Il direttore del museo, all’accettazione dell’incarico, è responsabile dei beni che risultano inventariati e che costituiscono patrimonio del museo.
Per quanto concerne le collezioni, esse sono costituite da tutti i beni culturali mobili pervenuti o che perverranno a diverso titolo al Ministero, che ne detiene la proprietà.
Viene favorito l’incremento delle collezioni che può avvenire tramite donazioni, lasciti testamentari, depositi e acquisti, coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nei documenti programmatici e/o regolamenti.
Le collezioni sono ordinate in modo che risultino, negli orari stabiliti, accessibili ai visitatori.
Il museo garantisce l’accessibilità alle conoscenze scaturite dalle collezioni, anche al fine di favorire studi e ricerche.
Le decisioni sull’opportunità e le modalità di esposizione del materiale comunque acquisito spettano al direttore e, di norma, non possono essere predeterminate negli atti di acquisizione.
Il materiale del museo viene registrato in appositi inventari, periodicamente aggiornati, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente.
Le operazioni di carico e scarico, per le opere non immediatamente inventariabili, sono annotate su apposito registro.
Il prestito delle opere è consentito, fatti salvi i principi di conservazione e di sicurezza e su autorizzazione della Direzione Musei Statali della città di Roma, secondo quanto stabilito dalla normativa sulla tutela e dalle disposizioni ministeriali.

Art. 8 Servizi al pubblico

La Galleria assicura l’accesso a tutti i visitatori italiani e stranieri e promuove la più ampia partecipazione della popolazione locale attraverso iniziative mirate di mediazione e integrazione culturale, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
A tal fine, dispone di una buona segnaletica, inclusa quella di identificazione dei materiali esposti, in grado di orientare il visitatore, anche con disabilità fisica.
Gli orari, i giorni di apertura, il prezzo del biglietto, le attività, nonché tutto il materiale informativo sul museo, patrimonio, sui servizi e sul territorio sono disponibili anche online, in più lingue.
Sono, altresì, disponibili cataloghi e/o breve guida del museo, anche in lingua straniera. Il Museo assicura assistenza, strumenti e attività specifiche per le persone con disabilità.
Le condizioni della visita, le norme di sicurezza e i divieti sono descritti in Regolamenti esposti al pubblico ed evidenziati sinteticamente con icone.
La Carta della qualità dei servizi, previa approvazione del Direttore della direzione dei Musei Statali della città di Roma, è resa pubblica attraverso sistemi informatici, affissione e/o distribuzione a chiunque faccia richiesta di copia.

Art. 9 Disciplina dei beni d’uso

I beni ricadenti nella competenza della Galleria appartengono al patrimonio dello Stato e sono concessi in uso alla Galleria stessa.
Per tali beni si osservano le norme previste dalla legge e dal regolamento sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato e le disposizioni in merito emanate dal MEF – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. I beni sono assunti in consegna con debito di vigilanza dal direttore del museo. La consegna si effettua per mezzo degli inventari.
Per le gestioni dei consegnatari e dei cassieri si osservano le disposizioni contenute nel regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254.

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