Francesco Trevisani
(Capodistria 1656 – Roma 1746)
Il banchetto di Marcantonio e Cleopatra
Olio su tela, 255×254
Nobile pendant della Didone e del Ratto di Elena, commissionato dal Cardinal Fabrizio per equilibrare le altre grandi “storie” già presenti nella Galleria, il magnifico quadro offre un’ambientazione sontuosa e degna della corte di una regina. Impressionato da tanto fasto fu Antonio che, comunque convinto di poter eguagliare e vincere la sovrana d’Egitto nell’offrire la cena più costosa, la sfidò con i cibi più rari: Cleopatra gli mostrò come si possono bruciare con un unico gesto milioni di sesterzi, sciogliendo nell’aceto una preziosissima perla. La vicenda, narrata Plinio, è illustrata dal Trevisani con musicale leggerezza e ricchezza di dettagli: le argenterie, le vesti e soprattutto il buffone di corte in primo piano conferiscono alla scena una qualità da teatro tardobarocco raffinato e prezioso. Il dipinto fu pagato al pittore nel 1702: ai 250 scudi pattuiti, se ne aggiunsero 50, come regalìa per un’opera veramente riuscitissima.